venerdì 28 maggio 2010

Strana l'Italia (mie inesperte considerazioni sulla manovra)

Si dice "in Italia ci sono troppi enti locali che oltretutto spendono troppo". Gian Antonio Stella e Rizzo ci fanno un libro diventato best-sellers. Tutti indignati con la casta, "è uno scandalo". Poi il povero Tremonti, come è giusto che sia, taglia e tutti a gridare di nuovo allo scandalo. "I comuni saranno senza soldi per gli asili e per l'illuminazioni". Tragedie, drammi. Un paese allo sbando.
Ci si indigna tanto per le autoblu (ben 629mila) e poi quando si tratta di tagliarle subito si cambia idea: "eh ma gli autisti sono gente normale, se togli un autoblu togli un lavoro". Poi le province. Tutti ad auspicare la fine di queste province di cui nessuno sa realmente quale sia il compito, poi si decide di eliminarne un po' ed ecco una nuova insurrezione. Lo so altra gente l'ha detto, ma lo ribadisco forse più convinto di prima: in Italia si fa tanto casino perchè niente cambi. Tutti si indignano per lo spreco di soldi delle istituzioni pubbliche pagate con i soldi dei contribuenti (non mie perchè non pago ancora fortunatamente le tasse), poi quando qualcuno si decide a tagliare si insorge. Epifani poi che dice "i ricchi non pagano un centesimo". Se ci sono sprechi da eliminare è meglio prima eliminare gli sprechi e poi in caso dopo aumentare le tasse. Cosa per me impensabile. Non ci vuole un laureato in economia (e io non lo sono) per capire che aumentare le tasse in un momento così anche ai cosiddetti ricchi (che già ne pagano molte) è contro ogni logica di ripresa. Il vero sforzo andrebbe fatto contro l'evasione, se ne parla sempre, ma poi nessuno la fa. Il fatto è che in Italia tutti evadono anche quei perbenisti di sinistra che si scandalizzano per i condoni. Ci dovrebbe essere senso di responsabilità da parte di tutti, ma tanto si dice "lo fanno tutti" e non si risolverà mai niente.
Scandalose poi le proteste dei magistrati e dei manager pubblici che vedono il proprio salario diminuito e gridano a una manovra "anticostituzionale"(anticostituzionale è diventato di moda) I magistrati scrivono lettere al capo dello stato dove minacciano la perdita della loro autonomia come se questa fosse garantita dallo stipendio.
Non mi scandalizzerei quindi per le proteste, ci sono dei tagli è normale che qualcuno protesti (tanto sono tutti capaci a dire "responsabilità" finchè la responsabilità non ricade su di loro).
Premetto che non sono un esperto di economia però mi sembrano tutte manovre un po' debolucce, ma se si protesta per questa figuriamoci per delle manovre più consistenti come in Francia e in Germania. Vedremo se il buon Giulio ha avuto ragione. Per il momento mi permetto di dire che non è una manovra "lacrime e sangue", certo qualcuno sicuramente ci rimetterà come le altre volte ci hanno rimesso gli altri. Va così e l'anno prossimo ci sorbiremo i servizi di Ruotolo e Giulia Innocenzi nei meandri dell'amministrazione pubblica. Ah no, ma Santoro tanto l'anno prossimo se ne va. Non se ne va più? Ma come? E io che volevo quella figa di Monica Setta in prima serata...

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