martedì 4 maggio 2010

annozero e giornalisti cialtroni

Giovedì scorso ho assistito a un servizio di Annozero di Stefano Maria Bianchi dalle quinte del Maggio Fiorentino che mi ha lasciato un po' perplesso riguardo la professionalità di questo giornalista. Esordisce dicendo "siamo praticamente in scena" quando quei posti nei teatri hanno un nome preciso e si chiamano quinte. Poi comincia con "è in scena un'opera straordinaria, stiamo vedendo una delle cose più belle dell'opera tedesca". Un giornalista non dovrebbe MAI e sottolineo mai mettere in risalto le proprie considerazioni personali su un'opera d'arte, anche perchè poi aggettivi come straordinario e bello sono indefiniti, astratti e se andiamo a leggere articoli di giornale non vediamo mai usare aggettivi così. Poi continua dicendo "un'opera straordinaria di.." e non finisce la frase. Non dice l'autore dell'opera ovvero Richard Strauss. Se dici che è così straordinaria dovresti sapere almeno chi l'ha composta, ma anche se non fosse stata straordinaria sei un giornalista, dai notizie, dalle complete ed esatte. Non è questione d'informazione, ma di completezza di un servizio e non fa male pronunciare il nome di un compositore visto che si difende così a spada tratta la lirica. E poi ciliegina sulla torta. "Questo spettacolo non doveva ANDARE IN ONDA" ragazzi uno spettacolo non va in onda, al massimo va in scena oppure se non vogliamo usare termini tecnici diciamo che lo spettacolo non doveva aver luogo. E finisco col dire che trovo un oltraggio a uno spettacolo qualunque esso sia mettersi a fare un servizio dalle quinte. Sarebbe stato molto più di classe stare nei camerini o nel foyer, ma forse Stefano Maria Bianchi non sa nemmeno cos'è.

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