Ma passiamo alla politica.
Si parla di tanto di governo di larghe intese di fronte a una maggioranza sconquassata al suo interno da una parte dalle rivendicazioni dei finiani che si presentano come portatori del vessillo della legalità e dalla questione morale che ha portato alle dimissioni dei vari Scajola, Brancher, Cosentino e sta mettendo in pericolo la carica di coordinatore di Denis Verdini.
La situazione è grave? Questa P3 di cui si parla tanto è veramente una setta che lavorava a un piano eversivo per impossessarsi del potere?
Diciamo che su questione P3 sono più propenso a chiamarli 4 pensionati sfigati come dice Berlusconi che un manipolo di attentori alla vita della repubblica.
Le indagini sono in fieri quindi non mi sento di esprimere giudizi definitivi, ma una cosa è certa: su quattro cose che si erano proposti sono riusciti a farne solo una, mettere Marra a presiedere la corte d'appello di Milano. Per tutto il resto mi sembra che si stia creando un grande polverone per un imprenditore, un assessore e un geometra che volevano farsi belli agli occhi dei potenti però riuscendoci male. Un'inchiesta un po' ridicola che i giornali cavalcavano visto che su altri fronti non si riesce a smuovere nulla. I vari giornalisti di inchieste giudiziare si vogliono lasciare a non far nulla? Vogliamo far mancare l'aria a Travaglio?
Al di là però di questa inchiesta (vedremo come andrà a finire) sicuramente nel Pdl si sta rompendo qualcosa, Belpietro dice addirittura che c'è aria da fine regime. Forse "fine regime" è un tantino esagerato. Ma sicuramente qualcosa sta cambiando e qualcosa deve cambiare. Il primo che deve pagare per questo vero o montato pasticcio è Denis Verdini. Berlusconi se ha a cuore il partito dovrebbe rimuoverlo seduta stante dal coordinamento. Verdini non è stato ancora condannato a nulla, ma è sotto inchiesta in diverse indagini e si sa che per come oggi i giornali impostano le notizie Verdini è un criminale e così è per gran parte dell'opinione pubblica. Verdini andrebbe subito rimosso per "difendersi meglio". Certo sarebbe la quarta dimissione nel giro di tre mesi, ma si fa di tutto per tenersi la faccia pulita.
Le soluzioni iniziano quindi dalle dimissioni di Verdini dopo di che si deve andare avanti con questo governo. A chi in questo periodo fa ventilare ipotesi di governi di transizione rispondo con una semplice questione tecnica. Bersani con chi lo vorrebbe fare il governo? PD, IDV, UDC e finiani. Allora prima di tutto bisogna vedere se i finiani sono disposti a far cadere il governo ed entrare in un calderone di partiti e uomini che fino a qualche mese fa li insultavano chiamandoli fascisti e berlusconiani e poi questi finiani sono abbastanza per far cadere il governo? Non credo, Berlusconi potrebbe governare anche senza i finiani, certo la maggioranza sarebbe ridotta e molti senatori e deputati dovranno dire addio ai caffè e alle chiaccheratine durante le votazioni.
Quindi escludo sia l'ipotesi di un governo di larghe intese che una caduta effettiva del governo. Le uniche soluzioni sarebbero che Berlusconi decide di finire qui il suio IV governo e tornare a votare. Il destino del paese è sempre nelle mani di Silvio il cavaliere errante. Non ci sono cazzi, i vari Bersani, Casini, Vendola, Di Pietro sono totalmente impotenti.
E che elezioni sarebbero? Fini e i suoi con chi andrebbero? Si aprirebbero scenari molto interessanti (per me fantapolitici) che metterebbero in crisi il bipolarismo. Se Fini va a fare il terzo polo con Rutelli e Casini si creerà un bel pasticcio. Non credo che questo avvenga, non credo nemmeno all'eventualità delle elezioni. Il governo sta affrontando è vero delle difficoltà, ma superata l'estate Fini e Berlusconi faranno un accordo e si andrà avanti con questa maggioranza.
Tornando invece alla questione PDL penso che una parziale soluzione sia nel fare un coordinatore unico che si presenti poi nel 2013 come candidato premier. Un nome che faccio è Maria Stella Gelmini, una ministra giovane e capace che per questa riforma dell'università sta incontrando resistenze, ma anche diversi elogi. Candidare una fresca quarantenne alle prossime politiche potrebbe essere un grande smacco per la politica finta giovanilistica e femminista del PD.
Berlusconi però deve finire questo mandato perchè nolenti o volenti ha vinto le elezioni e le ha vinte per governare fino al 2013. L'opposizione può dire quello che le pare, ma il verdetto delle urne all'epoca è stato chiaro e la costituzione dice che un governo resta in carica per cinque anni. Si aprono tre anni in cui Berlusconi deve trovare un equilibrio interno con Fini, epurare condannando coloro che hanno perseguito i loro affari e far uscire il paese dalla crisi. Io penso che possa farcela.
PS intanto la Bresso fa ricontare i voti in Piemonte. Solo il silenzio può esprimere quanto sia disgustato.