domenica 18 dicembre 2011

La Lega purtroppo è improbabile

Non si può pretendere dopo otto anni di governo di rifarsi una verginità da un giorno all'altro e tornare a fare opposizione come se niente fosse successo. La lega rischia in questa congiuntura non assumendosi le responsabilità che altri si sono presi di perdere una fracca di voti.

lunedì 12 dicembre 2011

Midnight in Paris

Ieri finalmente dopo tanto tempo sono tornato al cinema. E finalmente, oserei dire, Woody Allen è tornato a un buon film dopo degli ultimi tentativi che mi avevano lasciato interdetto. Lo schema del film come la sua filosofia non si discosta dagli ultimi di Allen. La formula dei turisti nella nuova città riprende molto il tema di Vicky Cristina Barcellona, ma fortunatamente il risultato è molto diverso da quell'obbrobbio. Parigi per un uomo di cinema ha sicuramente più fascino di una Barcellona qualsiasi (anche se sul piano personale potrei avere delle obiezioni). La storia è semplice, in vacanza a Parigi prima del matrimonio uno sceneggiatore di film di Hollywood con il sogno di scrivere un romanzo e vivere nella Parigi degli anni '20 una sera vagando da solo per la città viene invitato a salire su di una macchina d'epoca. Si troverà catapultato nell'opera "d'oro" di Parigi, incontrerà Hemingway, Gertrude Steine, Picasso, D'Alì, Bunuel ecc. Il fenomeno si ripeterà per diverse notti e parallelamente la vita con la sua fidanzata, gli amici della fidanzata e i genitori di lei diverrà sempre più insopportabile. Vi risparmio il finale.
L'idea di fondo è sicuramente azzeccata e da com'è architettato il film dall'inizio non poteva avere finale diverso (prevedibile). Resta però a parte questo un senso di incompiuto, come idea forse poteva essere sviluppata meglio visto che il protagonista tranne la decisione nel finale resta per tutto il film molto passivo. I vecchi autori e artisti del passato sono trattati con ironia e quasi assurda da Allen che quasi se ne prende gioco mentre il suo protagonista ne rimane semplicemente estasiato.
Però Allen si mostra sempre più sottile e ironico nel descrivere il presente. I genitori di lei sono dipinti benissimo, due caratteri perfetti e che rispondo perfettamente al solito sarcasmo del newyorkese dei tempi migliori.
Owen Wilson ha sicuramente fatto una bella prova, ma guardandolo non si può mai dimenticare i suoi film "demenziali" (che a me personalmente non hanno mai fatto ridere) e Rachel McAdams, insopportabile, è quasi perfetta nel ruolo dell'americana che se anche di Los Angeles resterà comunque provinciale di fronte all'universalità di Parigi. Marion Cottilard anche lei insopportabile deve vestirsi di un ruolo un po' troppo stereotipato rovinato d'altronde da un doppiaggio orrido.
Sicuramente quindi un film carino, da andare a vedere (non ci sono molte alternative), ma che rispetto agli altri film del maestro (e parlo dell'epoca d'oro) manca di quel mordente sarcastico quindi di quella immedesimazione che ognuno di noi sentiva nei confronti di Allen quando recitava.

martedì 6 dicembre 2011

Quel genio di Monti e quel bischero di Tremonti

Ragazzi ci voleva proprio Super Mario per partorire questa super-manovra. Non penso che nessuno poteva fare di più. Ma volete mettere? Chi avrebbe mai pensato di rimettere l'ici, alzare le pensioni, mettere le tasse sul lusso. Che genialate! Menomale che Mario c'è. Questo sì che è una precisa politica economica che favorisce la crescita, mica i tagli lineari di Tremonti, quel cattivone di Tremonti che aveva un solo obbiettivo "tagliare la cultura e la scuola" e infatti la cultura è a zero e i bambini e i ragazzi restano a casa perchè non ci sono più soldi per bidelli, professori e maestri. Tremonti tagliava alle regioni e ai comuni e infatti gli asili nido sono chiusi, i bambini piccoli sono riversati per le strade piangenti, gli autobus non passano più. I tagli di Tremonti erano demoniaci nel senso più spregevole del termine. Dai su la Fornero si mette anche a piangere e allora va bene, blocchi pure tutte le pensioni. Come dice Crozza anzi uccidiamoli questi vecchi così non rompono più i coglioni.

martedì 29 novembre 2011

La mia riforma giudiziaria

Molto semplice. Si dà una pena lieve per tutti i crimini, per l'omicidio cinque anni massimo. Vieni rilasciato, da quel momento però al minimo sgarro subito torture medievale e alla peggio pena di morte. CHE NE DITE?

venerdì 11 novembre 2011

Il Mio Governo Monti

Rapporti con il parlamento: Roberto Giachetti
Rapporti con le regioni: Giancarlo Galan
Politiche Europee: Andrea Ronchi
Pubblica Amministrazione: Renato Brunetta
Attuazione del programma: Claudio Scajola
Pari Opportunità: Nunzia De Girolamo
Affari Esteri: Emma Bonino
Interno: Roberto Maroni
Difesa: Guido Crosetto
Giustizia: Luciano Violante
Economia e Finanze: Giulio Tremonti
Sviluppo Economico: Pierluigi Bersani
Politiche Agricole: Italo Bocchino
Welfare: Pietro Ichino
Salute: Girolamo Sirchia
Infrastrutture e Trasporti: Antonio Di Pietro
Istruzione, Università, Ricerca: Salvatore Settis
Beni e Attività Culturali: Walter Veltroni
Sottosegretario alla presidenza del consiglio: Gianni Letta

lunedì 7 novembre 2011

Se sarà Monti sarà rivoluzione

Berlusconi non si dimetterà mai; quindi i cari compagni della sinistra dovranno trovare delle argomentazioni più convincenti dello sporco denaro del dittatore di Arcore per portare dalla loro parte quella decina deputati decisivi per far cadere il Cavaliere. Ammesso che ci riescano la strada dopo la sfiducia sarà una ed inequivocabile: ELEZIONI. Fino a poco tempo fa (ovvero dopo le vittoriose tornate elettorali che hanno sorriso alla sinistra) era lo stesso Bersani ad ammettere che in caso di sfiducia si sarebbe dovuto andare subito al voto adesso invece invoca il governo con a capo una grande personalità che ci faccia recuperare credibilità agli occhi dell'opinione internazionale. Perchè questo? Perchè sa bene che Berlusconi non si candiderà e non ricandidandosi cade la pregiudiziale di Casini e di alcuni finiani più moderati di non ricostituire un'alleanza con il PDL che vorrebbe dire sconfitta per il Partito Democratico, un partito che in questa condizione dovrebbe superare il 30% e invece resta sotto al PDL ( ma evitiamo di sparare sulla croce rossa). Bersani vorrebbe quindi il governo con quella personalità che è Monti, ma che il fairplay ipocrita costituzionale gli impone di dire che il Presidente della Repubblica saprà scegliere. Io però e penso che almeno una buona metà degli italiani se non tre quarti il governo Monti non lo vogliamo. Non è un politico (e il presidente del consiglio deve essere un politico), non è stato eletto e soprattutto anche se avesse delle buone idee per salvare il paese non riuscirebbe a farle per principalmente due motivi.
1) Avrebbe comunque una maggioranza politica troppo risicata
2) In quella maggioranza ci sarebbe di tutto (da ex fasci, democristiani, socialisti, comunisti, giustizialisti) e sicuramente il Bersani di turno non si accontenterebbe di ridursi a fare il parlamentare, ma sarebbe preso da manie di protagonismo.
Se quindi si dovesse formare in parlamento una maggioranza con i perdenti delle elezioni del 2008 andrò personalmente di fronte a Montecitorio a protestare contro i giochini di palazzo dei comunisti restati alla prima repubblica e che al governo ci arrivano solo così perchè sono impediti a fare tutto il resto (e non riusciranno neanche a fare questo).

sabato 8 ottobre 2011

Santoro e la donazione

Santoro è un grande professionista, ero un vero e proprio fan di Annozero anche se a volte non condividevo quei servizi da "fine del mondo" spesso firmati dal fedelissimo Corrado Formigli o le nauseanti interviste di Stefano Maria Bianchi da "cronista molto impegnato". L'Innocenzi alla fine si è dimostrata una brava giornalista (in confronto di quei due obbrobi che erano la Borromeo e la Granbassi), gli editoriali di Travaglio (tranne quando faceva l'ennesima ricapitolazione dei processi e delle condanne del premier) erano sempre piacevoli e la scelta degli ospiti era quasi sempre azzeccata. Però il Michele di questi giorni purtroppo mi sta calando. Già ho cominciato a storcere il naso quando ha gridato alla censura di La7 e poi questa questione dei dieci euro proprio non mi va giù. Sembra uno di quei tizi che ti fermano per strada, ti fanno un bel discorso, ti spiegano per cosa combattono e poi ti chiedono i soldi. Capite che là casca tutto. Il Santoro che chiede l'elemosina non può che farmi un po' specie e non perchè abbia preso la liquidazione che abbia preso, ma perchè nonostante tutte le varie battaglie che si fanno chiedere soldi è sempre qualcosa di sconveniente, diciamo che non si "addice". Facciamo così Michele. Tu fai la prima puntata dei comizi d'amore, a chi piace pagherà, a chi non piace non pagherà.

lunedì 3 ottobre 2011

Della Valle e un patetico qualunquismo

Non sono uno che rifiuta il qualunquismo sempre e comunque, per delle cose anzi lo ritengo necessario e sano. Però quando lo si è lo si deve essere a 360° e attaccare solo la politica, come fa il patron della Viola, è troppo rapido e semplice. I problemi del paese non sono solo lì, anzi sono soprattutto in molti altri settori di cui il Dellavalle fa orgogliosamente parte ed alcuni che non si nominano mai, ma che danneggiano molto di più il paese rispetto alle feste di Arcore. L'obbiettivo poi di Dellavalle si capisce da subito è il Cavaliere e perchè quindi non volerlo dirlo espressamente invece di parlare di politici in generale. Dai ragazzi non si possono paragonare le faccende di Penati, Tedesco e qualche dalemiano pugliese rispetto agli affari molto più seri in cui sono coinvolti parecchi uomini della maggioranza: Verdini, Dell'Utri, Matteoli, Fitto, Berlusconi, Bossi e Maroni. Il fatto è che in questo paese il problema è il centrodestra e Dellavalle farebbe bene a sottolinearlo invece di andare sul generico. Dico bene?

giovedì 29 settembre 2011

Il PD e i metodi da Unione Sovietica

E questo dovrebbe essere il partito in grado di rilanciare l'Italia? I giorni passano e ne sono sempre più convinto. Mi piace questo partito che prima accetta la lista Pannella-Bonino alle politiche e poi appena questi decidono di fare di testa loro su una questione subito si pensa all'espulsione dal gruppo parlamentare. Poveri radicali si venderebbero la madre pur di avere quel poco di visibilità che hanno. Per cosa combattono del resto? Le carceri? C'è di mezzo Berlusconi? Allora chissene frega. Non condivido molte battaglie dei radicali, qualche volta sono anche esagerati nei modi, ma bisogna riconoscere che quando si prefiggono un obbiettivo stanno sul pezzo finchè non riescono a risolverlo e lo stesso hanno fatto ieri in merito alla sfiducia del ministro Romano. I sei deputati hanno scelto di non votare in una situazione in cui a ogni parlamentare andrebbe lasciata libertà di coscienza e che se anche avessero deciso di votare non avrebbero comunque cambiato l'esito della votazione. Ma come al solito nel PD il vecchio spirito comunista delle "epurazioni" non è mai sparito. Non è la prima volta che ci sono dei dissidenti e non è la prima volta che personalità autorevoli del partito alla prima defezioni minacciano l'espulsione. Sono seriamente preoccupato perchè nel caso Berlusconi cadesse ci troveremmo questi incapaci "dittatorelli" a governare.

mercoledì 28 settembre 2011

Gli atei folgorati sulla via di Damasco

Ma la chiesa, cari compagni, non era un covo di reazionari, omofobi, passatisti, pedofili, rimasti al Medioevo? Ratzinger non è un ex nazista che ha chiuso un occhio sugli abusi dei preti? Forse ho la memoria corta, eppure gente che fino a ieri indignava per ogni intervento degli uomini di chiesa negli affari politici si sia spellato le mani per applaudire il discorso del Monsignor Bagnasco. Forse centra qualcosa che il discorso del prelato fosse soprattutto rivolto al Presidente del Consiglio? No, dai io la considererei più come una conversione di massa. Gente che fino a ieri avrebbe a messo al rogo Ratzinger e compagnia è stata folgorata lungo la via dal Damasco dalla luce accecante del signore. No, dai non voglio pensare che se anche Gheddafi cominciasse a parlare male di Berlusconi i santoni della sinistra andrebbero in fila a baciargli l'anello. Non lo voglio pensare perchè se nel 2013 o nel 2012 dovessimo cambiare governo spero di ritrovare gente coerente. Essere folgorati sulla via di Damasco non può essere spacciata per incoerenza.

lunedì 26 settembre 2011

Non ci resta che aspettare il 2013

Sono tante le voci che adesso chiedono a gran voce le dimissioni di Berlusconi: la solita opposizione, i ben pensanti, i grandi giornalisti senza macchia e senza paura, gli spietati industriali, scampoli di Chiesa, membri all'interno della stessa maggioranza. Tutti però sanno che Berlusconi non darà mai le dimissioni e in effetti non vedo nessun motivo valido per cui dovrebbe darle. I processi continuerebbero, anzi il Cav. da Presidente del consiglio può fronteggiare alla pari i giudici condizione che non avrebbe invece se fosse imputato e normale cittadino. E poi, tralasciando le sue beghe personali, siamo sicuri che il motto "tutti tranne lui" sia veramente così giusto? Chi metterebbero i fini statisti della sinistra? Non oso immaginarlo. Con tutto il casino in cui siamo ci manca solo una politica più di sinistra di quella di Tremonti e finiamo dritti dritti al creatore senza neanche passare dalla sala d'aspetto. Ma sì patrimoniali a tutto andazzo e si risolvono tutte le crisi economiche. Facilissimo no? Alla fine li conosciamo questi assetati di imposte, le tasse gli piacciono così tanto che non si trattengono e devono metterle anche ai poracci, ai borghesacci brutti e cattivi. Non mi intendo di economia, ma da che mondo e mondo le riprese economiche non avvengono aumentando le tasse; questo è poco, ma è sicuro. Che altro dire? La situazione è tragica, ma preferisco questa che avere il terzetto d'incapaci Bersani, Bindi, Letta. Sì perchè ogni italiano sano di mente sa che così sarebbe veramente la fine.

venerdì 23 settembre 2011

PD...senza parole

Hanno salvato Milanese. Il PD sgomento dichiara "una brutta giornata per il parlamento italiano". Si sono già dimenticati che a luglio hanno salvato il loro senatore Tedesco? Perchè sappiamo tutti che è stato salvato dal PD. Quindi prima di parlare che imparino a mandare in carcere i propri uomini e semmai dopo fare i santarellini con i deputati degli altri.

E a questi buffoni noi dovremmo affidare il governo di questo paese? Non so se vi rendete conto in che mani ci troveremmo.
Detto ciò concordo con quello che ha detto Stefania Craxi. Si sapeva dell'autorizzazione di arresto per Milanese fin da metà di luglio e quindi in questi due mesi ha avuto tutto il tempo di reiterare il reato e di occultare le prove, a cosa serve adesso? Vabbè contenti loro.

domenica 31 luglio 2011

Tremonti...

Dopo la cazzata che hai detto "sono distratto perchèlavoro per abbattere il terzo debito del mondo" anche se mi pesa dirtelo devi dimetterti almeno lasciaresti intatta tutta dignità che hai guadagnato in questi anni. Il governo è finito, se ti dimetti fai soltanto un favore.

venerdì 29 luglio 2011

Bersani dovrebbe avere più criterio

Premettendo che per me sia Penati che Tedesco sono pienamente innocenti fino a che il giudice non emetterà delle sentenze definitive non vedo però perchè il Pier Luigi deve reagire in modo così "fascista" (forse ha imparato dall'amico Massimo) a delle doverose e legittime inchieste giornaliste su alcuni membri del suo partito quando lo sappiamo benissimo appena uno del PDL fa una scorreggia lo sa subito tutta Italia. Bersani ci vuole coerenza e forse sarebbe servito anche un po' di buon senso quando si cavalcavano e si cavalcano tutte le inchieste giudiziarie contro avversari per sfruttarle politicamente. Quando capita agli altri va sempre bene, quando capita a se stessi uno rosica (ed è legittimo). Quindi che ne stia calmo perchè se parte con le querele dovrebbe rimangiarsi tutto quello che ha detto contro Berlusconi quando si era permesso di querelare Repubblica.

martedì 29 marzo 2011

i totem della sinistra quando non fanno comodo.

Su questo blog ho detto spesso come la sinistra assuma della gente con veri o presunti meriti nel proprio campo lavorativo per elevarvi a oracoli di verità assoluti. Due di questi sono Mario Monti e una è Margherita Hack. Questi due studiosi e professionisti quando parlano male di Berlusconi sono sempre portati a esempio per dimostrare che Berlusconi con i grandi dell'economia e della scienza non vale nulla e non ne fa mai una giusta. Quest'anno però Mario Monti ha elogiato sia il nuovo modello contrattuale Fiat che la riforma dell'università della Gelmini? Perchè nessuno ha detto niente? Eppure tutte le altre cose che diceva Monti diventavano oro colato. Perchè non è stato invitato a Otto e mezzo per fare un intervista?
Per quanto riguarda la Hack ha detto che il nucleare in Italia è indispensabile perchè nessuno la porta ad esempio? Perchè quando dice una cosa che non sta bene ai salotti bene della sinistra nessuno se la caga? Riflettetici.
Pensare che Veronesi fino a poco tempo fa era il grande luminare, salvatore di vita, adesso sostenendo il nucleare non se lo incula più nessuno.

domenica 20 marzo 2011

Lo schifo dei pacifisti a targhe alterne

Dai prendiamo le bandiere con i colori dell'arcobaleno, scendiamo in piazza, urliamo "PACE, PACE" a questi signori della guerra che si arricchiscono sul sangue degli innocenti. Ma come non c'è nessuno in piazza? Questa volta siete a favore? E pensare che io avevo un sacco di voglia di manifestare a favore della pace. nel 2003 eravate così tanti e oggi nemmeno uno? In effetti Gheddafi è moooolto più cattivo di Saddam non c'è dubbio. Però sarebbe stato manifestare anche questa volta per la Pace, la bellezza della Pace vale sempre no? Oppure una pace è più bella di altre se coinvolge persone più o meno vicine a Berlusconi.
Eh sì, anche se non ce n'era veramente bisogno in questi giorni si ha l'ennesima conferma che tutte e sottolineo tutte le manifestazioni che si fanno in Italia sono contro Berlusconi (o gli amici suoi). Nel 2003 Silvio era amico di Bush e Bush era il nemico, adesso che era amico di Gheddafi è Gheddafi il nemico. Gli Stati Uniti che invadevano l'Iraq era un crimine contro l'umanità e adesso i bombardamenti francesi? Sono necessari? E noi saremmo più fichi se andassimo anche noi a fare un po' di casino? Bene, bene, sono molto contento della solita doppia morale. Continuate così che la prossima volta sarete credibilissimi alla prossima ipocrita manifestazione per la pace.

sabato 12 marzo 2011

la pochezza delle opposizioni

Come ho già detto nel blog precedente uno non vorrebbe patteggiare per Berlusconi, ma alla fine vieni costretto.
Per cominciare vorrei richiamare all'attenzione la famosa dichiarazione di Eco a Gerusalemme in cui diceva che era più opportuno paragonare Berlusconi a Hitler piuttosto che ai vari dittatori del Nord Africa. Ecco vorrei precisare una cosa non solo a Eco (che io so che lui sa) e a tutti gli altri. I signori Mussolini e Hitler sono andati al potere dopo delle elezioni che li avevano visti in maggioranza (cosa invece non successa a Lenin), ma non si tiene mai conto del clima in cui quelle elezioni sono state condotte. Pressioni sugli elettori, sui vari scrutinatori, violenze ai comizi degli oppositori politici, incendi di sedi di partito o di giornali. Il clima con cui Berlusconi è andato al potere è stato completamente diverso. Io so che Eco queste cose le sa bene, però so anche che da parte delle opposizioni dire che Hitler è andato al potere perchè votato dal popolo ti dà il pretesto per fare delle interessanti analogie e per dimostrare principalmente che il popolo non ci capisce un cazzo.
Chiusa la parentesi torniamo sulla pochezza delle opposizioni che da qui a poco prenderanno il potere in Italia.
Il PD ha portato a termine il cosiddetto traguardo delle dieci milioni di firme ben sapendo che dieci milioni non sono neanche tutti gli elettori del PD e sapendo benissimo che Berlusconi di certo non si dimetterà mai sa benissimo che quei dieci milioni sono quelli che lo odiano più di qualsiasi altra cosa.
Fini ormai è ridotto a barzelletta di se stesso. Il fondo l'ha toccato quando per tornare nelle grazie di Urso e Ronchi ha dichiarato "La sinistra è conservatrice come Berlusconi". Questo svela tutta la fragilità del suo progetto politico nato contro Berlusconi e che ha fallito nell'unico obbiettivo che poteva conseguire. Dimostra tutto ciò la pochezza del politico, un mestierante che prende il nostro stipendio da trent'anni e in vita sua non ha fatto altro che tenersi caldo il didietro su qualche sedia della Camera. Comunque ormai l'unica sua ragione di vita sarebbe quella di accettare la grande coalzione anti-berlusconiana così da portare alla causa di Bersani e D'Alema il suo misero 2,5% (non credo che prenderà di più).
E poi per ultimo tutti quei vari intellettuali che oggi stanno manifestando per la costituzione. Allora la costituzione non è un testo sacro di qualche religione, è un testo scritto da esseri umani, che avrà sicuramente i suoi pregi e i suoi difetti (io vedo più difetti essendo stata il connubio di due dei peggiori pensieri politici del novecento: il comunismo e la democrazia cristiana) e che reca in se stessa l'articolo che può essere cambiata. Poi mi dovete dire chi sta attentando a questa costituzione. Nessuno può farlo visto che abbiamo una cara ed efficiente Corte Costituzionale che può essere chiamata in causa ogni qualvolta che non ci piace una legge. Quindi calmatevi a elezioni subito non si va e quindi smettetela con i sondaggi, con le coalizioni e i candidati premier. Ci aspettano altri due anni con Berlusconi e poi toccherà a voi e farete vedere di cosa siete capaci.

venerdì 4 marzo 2011

Il diritto di Ferrara di andare in onda

Ci sono volte in cui guardi Berlusconi, leggi quello che fa, ascolti quello che dice e anche se sei un suo estimatore vieni messo profondamente in crisi perchè per carità ci saranno i magistrati che lo perseguitano però anche lui se le va a cercare. In queste occasioni ti guardi intorno per guardare chi c'è vedi il terzo polo, il partito democratico, l'IDV, tutta l'armata di Annozero, Il Fatto, Micromega, Beppe Grillo, la Guzzanti e ti dici "vabbè alla fine è il buon Silvio è meno peggio". A ribadire ancora una volta il livello basso, la visione limitata, lo scarso pensiero liberale e democratico sono ancora una volta quegli oppositori che si definiscono "puri" al sanguinario regime dittatoriale berlusconiano. Da giorni persegue sul Fatto una campagna denigratoria su Giuliano Ferrara e il suo programma annunciato su Rai Uno. Accanto a insulti sull'aspetto fisico (che se si farebbero su un esponente dell'opposizione sarebbero subito tacciato per "razzismo") le pagine del Mattinale delle procure è pieno di proclami alla libertà di espressione che con la presenza di Ferrara sarebbe ancora più limitata. Io sono Fiero che la nostra Tv di stato ospiti una trasmissione di uno dei più bravi, ironici, indipendenti giornalisti italiani la cui assenza si faceva sentire. Il bello che più le varie opposizioni lamentano l'assenza di libertà di espressione in questo paese ed è più facile contraddirli. Mi spiace ma devo ricordare tutti gli esempi che nella televisione italiana ci sono di dissenso al regime o almeno di libertà:
Ballarò, prima serata martedì
Annozero, prima serata giovedì Rai Due
Parla con me 4 seconde serate
In mezz'ora domenica pomeriggio (prima delle partite)
Agorà la mattina su Raitre
TG3 e tutte le sue branche pomeridiane e serali
Che tempo che fa
Anche mediaset che per carità avrà tre telegiornali di gossip però ospita trasmissioni come Striscia la notizia, Le iene, Chiambretti e soprattutto quest'anno Zelig che non saranno antiberlusconiane, ma sono un bell'esempio di trasmissioni libere.
Le trasmissioni invece filo governative sono:
il TG1
Porta a Porta (quattro seconde serate)
L'ultima parola (23,30 del venerdì)
Matrix (seconda serata che però fa più cronaca che politica)
e poi ditemi voi...non inventatevi cazzate sul Tg2 perchè basta vederlo per capire che non è berlusconiano.
Ah, dimenticavo, tutta la programmazione di La 7.
Quindi aspetterò con ansia Radio Londra il 14 marzo, sperando che sia il meno politically correct possibile e che smascheri quella grande ipocrisia che in Italia è l'opposizione a Berlusconi.

giovedì 3 febbraio 2011

Ritorno a parlare di politica

E' vero è tanto che non mi faccio sentire. Chiedo venia alla miriade di lettori che seguono il mio blog. Da oggi continuerò a scrivere con più frequenza. Il fatto è che tutto il Ruby-gate mi ha lasciato un disgusto, un'assuefazione che mi ha fatto allontanare da talk-show politici e giornali. Non mi hanno dato tanto fastidio comportamenti del premier di cui me ne frego altamente, ma tutto quello che si è detto, la dovizia di particolari di cui ci hanno fatto partecipi, l'elenco dei nomi delle ragazze e delle loro caratteristiche anatomiche, le loro abilità. E poi è una pena sentire in tv gente improbabile come Lupi o Bindi patetici nei loro scarsi tentativi di difendere l'indifendibile e attaccare l'inattaccabile. Basta. Torniamo a parlare di vera politica. E finalmente cosa mi trovo? Una lettera di Berlusconi al Corriere. Non so chi gliel'abbia scritta, ma ragazzi è tornato il Berlusconi che mi piace. Negli ultimi tempi aveva avuto delle uscite poco felici (videomessaggi, telefonate ai circoli, telefonate in tv), invece in quella lettera ha recuperato lo smalto. Prima di tutto la sottile ironia che pervade tutto il discorso (troppo forte quando dice di apprezzare le "buone intenzioni" di Amato e di Capaldo) è quella del Berlusconi di migliore annata, quando attribuisce a Bersani "la cultura pratica di un emiliano" è semplicemente da antologia. E poi finalmente si torna a parlare di economia e soprattutto di riforme liberali. E' vero le promette dal '94, ma non è mai troppo tardi. Non so che senso abbia questo progetto di riforma, se è un manifesto elettorale o dei buoni propositi da realizzare nel caso il governo dovesse sopravvivere (come sembra sempre più probabile), ma posso soltanto dire che è questo che tutti si aspettano da Berlusconi. Vere riforme liberali di cui il paese ha urgentemente bisogno.
Le opposizioni rifiutando a prescindere il progetto hanno dimostrato come il loro unico obbiettivo è quello di mandare a casa Berlusconi perchè è da matti rifiutare di lavorare a delle riforme necessarie per il paese. Che restino nel loro ostinato anti-berlusconismo per adesso gli ha portato soltanto figuracce.