domenica 24 ottobre 2010

Vedendo Marchionne riflessione sul PD

Vedendo Marchionne da Fazio ho riflettuto su come Bersani e i suoi si siano cagati addosso in occasione della manifestazione della Fiom. Qui si parla di un grande imprenditore, un uomo che gli affari li fa e non è nemmeno così cinico e spietato come vogliono far credere. Delle scelte, anche non proprio convenienti, per rilanciare il circuito di stabilimenti in Italia le sta prendendo.
Le manifestazioni dei lavoratori sono legittime, ma la politica non può restare aggrappata alle piazze (e qui si parla di destra, ma soprattutto di sinistra). Il mio ex professore di Storia quando spiegò gli avvenimenti che portarono l'Italia ad entrare nella prima guerra mondiale ci disse che la classe poltica fu quasi sconvolta da quei grandi movimenti di piazza che poi furono ribattezzate le "radiose giornate di maggio". Aggiunse poi una riflessione sul fatto che coloro che scendono in piazza sono solo una piccolissima parte del paese. La classe politica invece si fa spaventare da centomila persone. Le centomila persone hanno tutte le ragioni del mondo e fanno bene, manifestare è un diritto. Ma il comportamento di Bersani e dei suoi colonnelli è qualificabile come un gravissimo dilettantismo politico. Il Pd se appoggia la Fiom in questa battaglia contro Marchionne andrà incontro a una sconfitta certa. Perchè un grande partito riformista dovrebbe andare dietro una minoranza e invece non stare dalla parte della grande maggioranza dei lavoratori che è restata a casa? Io lo dico per il PD non perchè me ne freghi niente. Queste cose sono più grandi di me e non voglio entrare nel merito. Ma qua stiamo di fronte a comportamenti veramente meschini, bassi che farebbero ridere se non fossero tragici. Stiamo di fronte a un partito che è nato per allontanarsi dall'estremismo di sinistra, ma basta una manifestazione (importante, però sempre che riguardava una piccolissima parte del paese) per farsela nelle mutande. "Non ci andiamo, no ci mandiamo qualcuno. Sì, non abbiamo partecipato, ma siamo solidali." Siamo di fronte a un partito che appena ha visto la risonanza mediatica della manifestazione si è subito schierata con i manifestanti e non ha tenuto, come normale che sia, una posizione chiara subito. Spostarsi a seconda del vento è quanto di peggiore si possa. Perchè non stiamo parlando di pragmatismo per cui il collaborazionista Togliatti fu tanto lodato, ma di correre dietro a qualcun altro.
Vendola? Buona Fortuna. Io ve lo dico Berlusconi fino al 2018 e poi non dite che non vi avevamo avvertito.

sabato 23 ottobre 2010

Le interviste scomode di Annozero

Questo sarebbe il giornalismo indipendente di Annozero che attacca e critica tutti e tutto. Questa non è un'intervista, è una concessione a Saviano per fare un suo bel intervento. Il signor Ruotolo non fa interviste, ma dà imboccate allo scrittore per fargli dire tutto quello che deve dire contro Berlusconi, Lega, Masi, Giornale.
Con Saviano io vorrei parlare, vorrei fargli una vera intervista, con vere domande. Purtroppo in italia se c'è una (presunta) sudditanza di alcuni giornalisti nei confronti di Berlusconi, ci sono poi delle figure della "cultura": Benigni, Dario Fo, Saviano, Enzo Biagi, Celentano, Luciano Canfora, Sartori, Rodotà che sono considerati una sorte di "Santi" da tutta l'altra classe intellettuale sinistrosa. qualunque cosa dicano questi signori vengono presi per oro colato, nessuna cosa viene contraddetta, anzi se la contraddici sei o un servo di Berlusconi o sei un "controcultura". Sono considerati oracoli e quindi se si dice "l'ha detto Canfora" o "l'ha detto Saviano" equivale all'antico "ipse dixit" di Aristotele. Purtroppo questi secondo me sono veramente dei deficit dell'informazione italiana, tra cui i talk show di Fazio, Bignardi, Dandini con i soliti noti, con le solite domande accomodanti da salotto. La televisione e la Rai devono cambiare in tutti i sensi e penso che in un discorso sull'informazione anche questa sudditanza psicologica di fronte a questi intellettuali debba essere presa in considerazione.



mercoledì 20 ottobre 2010

Stanno succedendo un sacco di cose. Considerazioni


Porro-Arpisella

Nicola Porro è a mio avviso uno dei più bravi giornalisti italiani. Chi lo considera servo di Berlusconi non ha mai letto un suo articolo e parla solo per dare aria alla bocca. Per chi non lo sapesse scrive di economia (saltuariamente di politica) e non ha scritto nemmeno un pezzo sulla casa di Montecarlo (cosa che non lo qualifica nè positivamente nè negativamente). Il senso della telefonata era chiaro: Porro ha giocato sulla nomea del Giornale di "sforna dossier" per sfottere un po' Arpisella. E' chiarissimo da quelle telefonate che Porro all'inizio cazzeggia e che poi subentra del risentimento (che però è una questione personale, non de' il Giornale) contro Confindustria. Purtroppo i giornalisti di sinistra fanno finta di non capire perchè anche un bambino capirebbe. Vediamo come la vicenda si evolve. Fatto sta che da questa vicenda abbiamo imparato una cosa che se le intercettazioni sono usate così è necessaria una legge che le regoli cosa che attualmente non c'è. Il signor Porro in una parte della telefonata (non più fondamentale per l'indagine) parla in modo non lusinghiero (ma nemmeno tanto offensivo) dei suoi superiori cosa che potrebbe portargli dei problemi nella sua vita professionale. Il problema della Privacy torna in primo piano e sono indignato che nessuno l'abbia fatto presente nemmeno i tanti politici del centro destra che hanno difeso l'uso improprio delle intercettazioni.

Santoro-Masi
Ne ho già scritto. La questione è surreale, ma alla fine Santoro andrà in onda. Sarebbe bello vedere Annozero diretto da un altro. Forse Ruotolo, chissà se gli ascolti sarebbero gli stessi.

Saviano-Rai
Ovviamente i giornalisti de' il Giornale sono cani da guardia e spargitori di fango, gente che è lecito perquisire e mettere sotto inchiesta per inezie. Il signor Saviano invece si lamenta perchè la RAI non ha i soldi per alcuni compensi molto esosi (non stavamo nella più terribile crisi dal dopoguerra?). Dai titoli delle serate si capisce che Saviano di fronte alla prostrazione di Fazio avrà a disposizione diverse ore per monologhi contro l'operato del governo e contro il Giornale e oltretutto sarà anche lautamente pagato, come pagati pretendono di essere i suoi ospiti per fare le solite comparsate, per ripetere le solite gag e le solite battute. Già mi vedo Benigni che bacerà sulla testa pelata Saviano e sfotterà con due battute Fazio per poi passare ai soliti insuli mascherati a Berlusconi. Io sono del credo che i soldi se li meritano che si impegna, chi fatica, Benigni arriva come ospite in un programma non suo, non deve allestire compagnie, non deve fare prove, non deve fare scalette. L'impegno, il lavoro non c'è e quindi non ci devono essere nemmeno i soldi. Un altro conto è che fa guadagnare la RAI con la pubblcità, se questo discorso fosse sempre valido allora anche Berlusconi dovrebbe essere pagato visto che fa aumentare sempre gli ascolti delle trasmissioni in cui va.

Nuove elezioni, governi tecnici, leggi elettorali.

Per me il governo può e deve andare avanti. Non credo alle elezioni a marzo e non credo in governi tecnici. Le sorti dello scenario politico dipendono da Bossi e Berlusconi e Bossi e Berlusconi sanno benissimo che non possono ripresentarsi all'elettorato a mani vuote. Sono urgenti sia la riforma della giustizia che il federalismo fiscale, se il governo riuscisse ad attuarli entrambi penso che si sia fatto già moltissimo. Questi sarebbero risultati concreti con cui chiedere senza vergogna il voto agli italiani per fare altro. Vediamo come si comporterà Fini. Le elezioni non convengono nemmeno a lui e sa bene che la responsabilità di far cadere i governi portano conseguenze disastrose. Sono due riforme necessarie che ognuno nella propria coscienza dovrebbe saperlo.
La legge elettorale che c'è adesso è sicuramente perfettibile, ma non è la fonte di tutti i mali. Le leggi elettorali sono strumenti empirici. I problemi che hanno affrontato i due governi (eletti con questo sistema) non derivano dalla legge elettorale, ma da problem politici. Prodi aveva un'alleanza troppo variegata che al Senato riuscì a prendere qualche seggio di maggioranza nonostante il centrodestra avesse preso 400.000 voti in più. Quindi chi dice che la legge fu fatta per rendere il Senato ingovernabile dice una sciocchezza visto che oggi Berlusconi al Senato non ha problemi (perchè ha avuto una vera maggioranza), ma ce li ha alla Camera. Anche qui il problema è politico perchè c'è stata una divisione all'interno del PDL a causa di scelte politiche e personali. La legge elettorale con tutto il casino che c'è oggi non centra nulla.

Fiom e Pd

Per adesso il Pd è il partito divertente. Sono comici e fanno anche tenerezza per come si vanno a complicare nelle situazioni. Purtroppo però da ridere c'è poco, in Piemonte la Bresso sta facendo una pessima figura come pessime figure sono i tentativi da parte dei democratici di scongiurare le elezioni anticipate. Vogliono un governo tecnico che cambi la legge elettorale. Ma come? Dicono sempre che il problema principale in Italia è l'occupazione quando si parla di Montecarlo e poi si contraddicono così. Vabbè ma tanto siamo abituati. Ma io dico se vogliono veramente risolvere il problema dell'occupazione il loro primo desiderio dovrebbe essere quello di andare al governo il più velocemente possibile e cominciare a fare politica. Sai che stress se devi stare ad ascoltare i finiani, l'UDC e parte pure del PDL. Ma alla fine che puoi combinare?

giovedì 14 ottobre 2010

il furbo Michele e l'ingenuo Mauro

Sto vedendo Annozero. Come trasmissione non mi fa impazzire, però se al pubblico pace è giusto che la trasmissione continui ad andare.
Allora le mie considerazioni sul casino che si è sollevato dopo la sospensione di dieci giorni al conduttore.
Allora ripeto che Annozero, seppur faziosa, è condotta da un bravo giornalista, Santoro che ha qualche chiusura mentale che i giornalisti veramente bravi non hanno e che si circonda purtroppo di giornalisti mediocri. Adesso la trasmissione è sicuramente una con più successo di tutto il panorama televisivo (negli ultimi anni veramente mediocre).
Santoro è un po' un paraculo perchè quel vaffanculo è un affronto che nessuno si sarebbe preso. Perchè il signor Santoro come il Cavaliere si fanno giustificare tutto uno per lo share e l'altro per il voto degli italiani. E questo passi. Passi il vaffanculo. Masi è caduto nella trappola da ingenuo, troppo ingenuo. Ma cazzo in Italia appena si sposta una trasmissione di sinistra si grida agli attentati "alla libertà di stampa" e così. adesso dobbiamo sorbirci di nuovo la solita manfrina sul controllo dei media di Berlusconi. Tanto non succederà niente perchè Masi si renderà conto della cazzata che ha fatto. Poi certo continua ad essere sacrosanta la decisione di non fare i contratti a Vauro e Travaglio che non meritano i soldi del servizio pubblico.

mercoledì 6 ottobre 2010

vedendo programmi di "approfondimento"

Vedendo soprattutto Omnibus, Otto e mezzo ecc si nota che la classe politica italiana è accorto di argomenti, che ormai tutti studiano un copione e lo vanno a recitare più o meno bene in TV. Certo questa è una condizione permanente della politica (direte voi) e vi do ragione, ma ormai si sta aggravando.
Riporto alcune frasi che si ricorrono tra i politici in questi giorni

Esponente del PDL "Il paese ci chiede di governare e noi vogliamo governare, ma se non ci si riesce è meglio andare al voto. Sarebbe uno scandalo che si formasse una maggioranza parlamentare mettendo la maggioranza all'opposizione e l'opposizione alla maggioranza. Questo è un governo che ha risolto il problema dei rifiuti di Napoli, ha dato le case agli aquilani e ha arrestato 27 dei 30 boss mafiosi più pericolosi"

Esponente della Lega (le frasi dei leghisti cominciano sempre con un elogio o a Bossi o a Maroni) "questo è un governo che si attinge a fare la più grande riforma della storia della repubblica, il federalismo, ma se il governo si deve far logorare per andare avanti è meglio andare al voto"

Esponente del PD "Qui si parla di case, Montecarlo, cognati, repubblicani, UDC, parliamo di tutto tranne che i problemi reali del paese. Ci sono famiglie che non arrivano alla fine del mese, sempre più gente in cassa integrazione, la disoccupazione giovanile è al massimo. Questa maggioranza nonostante fosse la più ampia della storia della repubblica è al capolinea, noi chiediamo un governo di transizione che cambi la legge elettorale e poi non abbiamo paura del voto".

Esponente dell'IDV "Berlusconi non vuole andare al voto solo per paura dei processi, si parla soltanto dei suoi processi"

Esponente dell'UDC "Quello che sta succedendo in questo paese dimostra che questo bipolarismo ha fallito, i due grandi partiti dilaniati da liti interne sono lontani dai veri problemi del paese"

Esponente FLI "Noi sosteniamo Berlusconi fino all'ultimo giorno della legislatura, votiamo tutto quello che ci sta sul programma, andare alle elezioni sarebbe da dissennati. Però chiediamo più sensibilità su questioni come la legalità. Noi siamo d'accordo per un lodo che sospenda i processi di Berlusconi, ma siamo contro un provvedimento che farebbe finire centinaia di migliaia di processi"