venerdì 1 maggio 2015

Minoranza PD, Expo e Italicum

Negli ultimi giorni torno a interessarmi di politica dopo un anno e mezzo di abbandono dove non ho comprato giornali, non ho visto talk show, non mi sono interessato minimante alla politica nazionale. Poi chissà perché negli ultimi giorni mi si sta riaccendendo l'interesse per le beghe politiche, chissà perché forse perché quando si trattano argomenti futili come la legge elettorale e ci si scanna mi diverto da matti. E poi va bene che la politica senza Berlusconi è noiosa, però bisogna dare un po' di fiducia alla nuova classe dirigente, forse qualche antico fasto sono in grado di farcelo rivivere.
Sarà banale, ma puoi lasciare la politica italiana in sospeso per un anno e mezzo e trovi tutto esattamente come prima. Al posto di Berlusconi c'è Renzi, ma il contorno (che è quello che conta davvero) non cambia mai. Come non cambiano mai gli atteggiamenti del contorno, con la minoranza pd che ormai l'unica cosa che è in grado di fare è adottare un tono "serio, responsabile che comprende la gravità della situazione e si preoccupa per il bene del paese". E fanno gli stessi discorsi che facevano quando c'era Berlusconi: danno l'allarme per la democrazia in pericolo, ma allo stesso tempo smentiscono che Renzi sia un dittatore. Mi sorprendo che ancora nel 2015 stiamo ancora a parlare di regime dopo che l'unico che in effetti era in grado di farlo e forse qualche intenzione ce l'aveva non ci è andato minimamente vicino. E allora si attacca il governo sulla legge elettorale. Ho sentito parlare la Bindi riguardo il pericolo per la democrazia che potrebbe rappresentare questa legge elettorale, ma sostanzialmente non l'ho capito dove risiede il pericolo. Questo Italicum altro non è che un Porcellum rivisitato e con il Porcellum non c'è mai stato nessun pericolo per la democrazia. Menomae che hanno messo la soglia al 40% perché al 37 non si poteva sentire. Più che altro mi preoccupa la soglia al 3% non vorrei ritrovarmi nella prossima legislatura Ingroia, la Sinistra Arcobaleno e vari aggregati neo-fascisti che tornano in parlamento a spron battuto. Penso dunque che le varie proteste che vengono fuori dalla minoranza PD siano ormai fisiologiche per una classe dirigente (Bersani, Letta, Bindi, Cuperlo, Epifani e compagnia) che sta sulla scena politica da anni, ha ricoperto cariche di responsabilità, ha perso elezioni che avrebbero dovuto vincere a mani basse e che cerca muovere le acque per non annegare e perché, parliamoci chiaro, è l'unica cosa che è in grado di fare. Va bene farlo con Berlusconi, ma se rompi i coglioni anche a Renzi significa che sai fare solo quello.
Quelli che però fanno veramente ridere sono quelli di Forza Italia. Stamattina Toti si lamentava che si parla troppo dell'Italicum e non si parla dei problemi del paese, la stessa cosa che diceva l'opposizione a Berlusconi durante gli interminabili talk show passati a parlare di Legittimo Impedimento e Intercettazioni. Forza Italia è diventata proprio una (non) forza politica estremamente triste.
EXPO. Volevo scrivere qualcosa di più lungo, ma non mi viene. Che dire, io ci vorrei andare, le proteste che ci sono penso che tutti se le sarebbero aspettate. Pisapia che fa lo sponsor dell'evento fa tenerezza. Ma una cosa non ho capito: l'expo funziona che vai e ti prendi le cose da mangiare oppure si guarda e basta? Tu paghi il biglietto e poi mangi quello che ti pare o ti devi limitare alla degustazione?