giovedì 21 gennaio 2016

Macché dissacrante, Zalone è veltroniano, anzi iperveltroniano.

Sì, il personaggio di Quo Vado sarà anche il classico italiano amante della mamma e del posto fisso, ma nel finale del film purtroppo ci sarà la redenzione. Checco infatti si innamora della classica donna di sinistra, bella (ma non troppo), ambientalista, mamma single di una progenie multirazziale. E nonostante Lino Banfi alla fine del film Checco per amore va a vivere in Africa, per davvero. Neanche Uolter era arrivato a tanto.



venerdì 1 maggio 2015

Minoranza PD, Expo e Italicum

Negli ultimi giorni torno a interessarmi di politica dopo un anno e mezzo di abbandono dove non ho comprato giornali, non ho visto talk show, non mi sono interessato minimante alla politica nazionale. Poi chissà perché negli ultimi giorni mi si sta riaccendendo l'interesse per le beghe politiche, chissà perché forse perché quando si trattano argomenti futili come la legge elettorale e ci si scanna mi diverto da matti. E poi va bene che la politica senza Berlusconi è noiosa, però bisogna dare un po' di fiducia alla nuova classe dirigente, forse qualche antico fasto sono in grado di farcelo rivivere.
Sarà banale, ma puoi lasciare la politica italiana in sospeso per un anno e mezzo e trovi tutto esattamente come prima. Al posto di Berlusconi c'è Renzi, ma il contorno (che è quello che conta davvero) non cambia mai. Come non cambiano mai gli atteggiamenti del contorno, con la minoranza pd che ormai l'unica cosa che è in grado di fare è adottare un tono "serio, responsabile che comprende la gravità della situazione e si preoccupa per il bene del paese". E fanno gli stessi discorsi che facevano quando c'era Berlusconi: danno l'allarme per la democrazia in pericolo, ma allo stesso tempo smentiscono che Renzi sia un dittatore. Mi sorprendo che ancora nel 2015 stiamo ancora a parlare di regime dopo che l'unico che in effetti era in grado di farlo e forse qualche intenzione ce l'aveva non ci è andato minimamente vicino. E allora si attacca il governo sulla legge elettorale. Ho sentito parlare la Bindi riguardo il pericolo per la democrazia che potrebbe rappresentare questa legge elettorale, ma sostanzialmente non l'ho capito dove risiede il pericolo. Questo Italicum altro non è che un Porcellum rivisitato e con il Porcellum non c'è mai stato nessun pericolo per la democrazia. Menomae che hanno messo la soglia al 40% perché al 37 non si poteva sentire. Più che altro mi preoccupa la soglia al 3% non vorrei ritrovarmi nella prossima legislatura Ingroia, la Sinistra Arcobaleno e vari aggregati neo-fascisti che tornano in parlamento a spron battuto. Penso dunque che le varie proteste che vengono fuori dalla minoranza PD siano ormai fisiologiche per una classe dirigente (Bersani, Letta, Bindi, Cuperlo, Epifani e compagnia) che sta sulla scena politica da anni, ha ricoperto cariche di responsabilità, ha perso elezioni che avrebbero dovuto vincere a mani basse e che cerca muovere le acque per non annegare e perché, parliamoci chiaro, è l'unica cosa che è in grado di fare. Va bene farlo con Berlusconi, ma se rompi i coglioni anche a Renzi significa che sai fare solo quello.
Quelli che però fanno veramente ridere sono quelli di Forza Italia. Stamattina Toti si lamentava che si parla troppo dell'Italicum e non si parla dei problemi del paese, la stessa cosa che diceva l'opposizione a Berlusconi durante gli interminabili talk show passati a parlare di Legittimo Impedimento e Intercettazioni. Forza Italia è diventata proprio una (non) forza politica estremamente triste.
EXPO. Volevo scrivere qualcosa di più lungo, ma non mi viene. Che dire, io ci vorrei andare, le proteste che ci sono penso che tutti se le sarebbero aspettate. Pisapia che fa lo sponsor dell'evento fa tenerezza. Ma una cosa non ho capito: l'expo funziona che vai e ti prendi le cose da mangiare oppure si guarda e basta? Tu paghi il biglietto e poi mangi quello che ti pare o ti devi limitare alla degustazione?

sabato 11 maggio 2013

Berlusconi-giustizia, sta diventando un capitolo noioso

Probabilmente Berlusconi è un perseguitato, alcuni processi sono veramente campati in aria e i magistrati hanno una tempistica perfetta a far uscire le notizie. Ma a parte questo questa telenovela infinita sta cominciando a stufare, ormai si dicono le stesse cose da anni.
Il Pdl grida al golpe (o qualche volta al cortocircuito) mediatico-giudiziario
Pd invece predica il rispetto delle istituzioni e della magistratura.
Berlusconi è finito in un vero e proprio circolo vizioso, l'unica via di uscita è solo una riforma della giustizia. Oppure va' ad Antigua e si dà un calmata.

domenica 5 maggio 2013

About TAX...forse la faccio troppo semplice io

Allora in Italia c'è un annoso problema di tassazione troppo alta. Tutti, chi più chi meno, sostengono che per rilanciare l'economia bisogna abbassare la pressione fiscale. Quando poi un governo si propone un intervento in materia di tasse subito nascono gli allarmi "non ci sono le coperture".
Poi interviene tutta la classe dei benpensanti al motto "è bello pagare le tasse!" a cui fanno seguito minacce del tipo "vuoi meno tasse? allora rinuncia alla sanità, all'educazione e alla cultura finanziati dallo stato."
Il problema è sempre quello meno tasse meno servizi, più tasse più servizi. Cosa scegliere?
Un'altra sentenza di saggezza in merito alla pressione fiscale è la seguente: "prima di abbassare le tasse è necessario che tutti le paghino". Lorsignori non credono forse che la causa dell'evasione in Italia è dovuta anche a un livello di tasse troppo alte? Non lo so eh...lo dico così per dire
Adesso sull'IMU si dice che è inutile togliere l'IMU, ma che devono essere tolte altre tasse...perché allora non si risponde così a Berlusconi invece di ripresentare sempre i soliti problemi delle coperture?

In tutti i modi la situazione sembra dilemmatica, per non dire aporetica.
In Italia le tasse sono molto alte, ma non si possono abbassare perché si andrebbe a intaccare il deficit quando invece tutte le politiche della UE sono orientate proprio all'eliminazione del deficit.
Ma si può vivere di solo rigore? Oppure qualche volta rilanciare l'economia richiede un atto di coraggio? Quello che dice l'Europa è sempre e comunque giusto oppure delle cose vanno riviste? Uscire dall'Europa e soprattutto uscire da questa ossessione per il pareggio di bilancio sarebbe veramente un disastro? A livello di politica interna è possibile che non si riesca a trovare una copertura adeguata per consentire l'abbassamento del carico fiscale? E' possibile che questi geni dell'economia sappiano soltanto fare manovre per raccimolare soldi e non sappiano trovare un altro modo per stabilizzare e rilanciare l'economia che non sia mettere nuove tasse o fare tagli lineari?
Io spero che ci sia una risposta perché altrimenti emigriamo tutti e diventa tutto più facile.

venerdì 26 aprile 2013

Sul cosiddetto "presidenzialismo"

Io sono "costituzionalmente ignorante" qualcuno mi può dire perché Napolitano stia trasformando la nostra inefficiente repubblica parlamentare in una repubblica presidenziale? Non voglio le solite risposte "ha fatto da solo il governo Monti" o "ha imposto il governissimo", ma voglio che mi si risponda con la carta costituzionale alla mano e mi dica chiaro e tondo dove sta "sgravando".
Le parole hanno un peso e se si dicono con pretese di verità devono avere corrispondenza con la realtà. Questa invece è soltanto un'abile trovata dei giornalisti che se parlassero di terza o quarta repubblica verrebbero presi a ciabattate e allora si devono inventare qualche altro termine per sottolineare la portata storica del periodo che stiamo vivendo.

giovedì 4 aprile 2013

Basta! Fate tacere Fassina (e tutto il PD)

Mi domando, al PD non è bastata la batosta del 25 febbraio? Non hanno ancora capito? Quante sconfitte una dietro l'altra possono arrivar a far capire a questi che "NUN SO' BONI"?
La risposta di Fassina a Renzi dimostra ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, la distanza siderale che divide i dirigenti del PD bersaniano da quello che realmente pensa e prova il paese. Invece di rispondere sui contenuti di quello che aveva detto Renzi Fassina accusa, accusa e accusa. Altro non sa fare questo "responsabile economico del PD" che a quarant'anni si tinge i capelli alla Massimo Ranieri. Vi prego alti dirigenti del PD fatelo tacere, questi individui non hanno portato un solo voto e sono anni che blaterano e lasciano dichiarazioni di cui nessuno sente la necessità.
Ancora non si sono resi conto che si stanno coprendo di ridicolo: "siamo arrivati primi, ma non abbiamo vinto", "l'incarico va assolutamente dato a Bersani". Questi poi sono gli stessi che hanno l'ardire di sparare a zero sulla legge elettorale che in questo momento non è la causa dell'ingovernabilità, ma l'unico motivo per cui il PD alla camera ha una immeritata maggioranza assoluta dei seggi. Se al PD ci fossero degli uomini veri direbbero "non riconosciamo come costituzionale questa legge elettorale e di conseguenza rifiutiamo i seggi del premio di maggioranza". Perché non dicono questo? Perché non dicono che se non fosse per la legge Calderoli che tanti sfottono il PD non potrebbe giocare il ruolo di primo partito? E invece no parlano di legge elettorale da cambiare ignorando il fatto che con qualunque legge elettorale se hai il popolo diviso in tre non può esserci maggioranza e che è antidemocratico che il 29% si trasformi in un 55% dei seggi.
Ma nonostante tutto questo parlano, straparlano, si autocontraddicono. Vanno a elemosinare da Grillo dei voti che se Grillo glieli desse contraddirebbe un intero percorso politico, un intero percorso umano intrapreso dal Movimento Cinque stelle. Lo stesso "accordarsi" sarebbe per i cinque stelli contraddittorio con tutto quello che hanno fatto e detto in questi anni.
L'intervento di Renzi, come al solito, si spoglia dalle ipocrisie care al PD e guarda dritto al problema: PDL o voto. Basta calcoli, basta tatticismi, basta trattative. Non si rende conto Bersani che se continua a fare così alle prossime elezioni non lo votano neanche i genitori? E non c'è un'anima pia che in quel partito si renda conto che si stanno distruggendo da soli? Sì, uno c'è, ed è Renzi che però viene subito zittito dagli alti dirigenti del partito che sono anni che stanno là ed è dal '94 che fanno gli stessi identici errori e perdono. Hanno dato il paese a Berlusconi per tre volte e se adesso si va a rivotare con Bersani candidato Berlusconi vince ancora. E' possibile che nessuno se ne renda conto?

martedì 2 aprile 2013

Volevo un golpe nero, me l'hanno dato bianco e io non ci sto più

Cosa hanno fatto gli italiani di male per meritarsi quasi un mese e mezzo di nulla? Dalle elezioni del 24 e del 25 febbraio che nel panorama politico non succede nulla. Tutto quello che è successo era largamente prevedibile dal 25 febbraio stesso. E nonostante questo i giornali sparano titoli da fine del mondo, Mentana lancia gli speciali con i soliti ritornelli "clamorosi colpi di scena", i giornali di parte si sgolano per gridare al golpe e a una illegittima repubblica presidenziale. Stiamo calmi. Gli eventi e le date che passeranno alla storia sono altre, non certo gli incontri streaming di Bersani e Lombardi o la commissione dei dieci saggi.
Mettiamoci nei panni di Napolitano. Sì, va bene, non mi sta particolarmente simpatico e bisogna riconoscere che l'affaire governo Monti è stato gestito male. Però questo è un povero vecchio di quasi novant'anni che non vede l'ora di tornarsene nella sua bella casetta nel quartiere Monti. Certo un po' di manie di protagonismo ce l'ha, tra questi saggi alcuni di questi non hanno uno splendido curriculum però cos'altro avrebbe dovuto fare? La situazione in Italia è quello che è. Noi da fuori siamo bravi a giudicare, ma non è facile operare in una situazione d'emergenza simile, con tutto il peso dell'Italia sulle tue spalle e l'Europa che ci guarda pronta a scatenare gli sciaccalli.
Non voglio cadere nella retorica "il presidente ci ha salvato", "se non ci fosse lui...". Come sapete sono contro l'idolatrare gratuito, però vi chiedo di aspettare sereni e tranquilli, tanto peggio di così non si può andare. Ma per favore non parliamo di golpe bianco. Basta con questa convinzione che il presidente della repubblica non debba fare nulla, è normale e sano per una comunità politica che un vuoto di potere sia colmato e l'unico che adesso poteva arrogarsi un diritto di potere era soltanto Napolitano. Se i partiti non riescono a mettersi d'accordo che cosa si dovrebbe fare? Restare fermi e aspettare il nostro stesso cadavere che scende dal fiume? A Napolitano spettava di decidere e ha deciso. Certo non è una decisione completa, ma almeno ha fatto qualcosa, quel qualcosa che il caro Bersani non è stato capace di fare.

Sulle critiche che poi non abbia scelto tutti vecchi e uomini sono d'accordo fino a un certo punto. Ha scelto delle vecchie volpi che conoscono a fondo le meccaniche degli inciuci e degli accordi sotto banco. Che saranno porcate quanto volete, ma finché vivo dirò Viva gli inciuci di palazzo Abbasso le dirette streaming.