mercoledì 27 febbraio 2013

Ha perso l'Italia

Torno a scrivere dopo parecchio tempo su questo blog che ha seguito parecchie delle vicende del governo Berlusconi IV e affini. Le elezioni sono passate, abbiamo tutti riflettuto a mente fredda. E' l'ora che anche io dica la mia, anche perché ho evitato di sparare commenti lunedì e ieri.

Il TITOLO è IRONICO, anzi è volutamente uno sfottò a tutti questi coglioni politici e giornalisti che dicono che ha perso l'Italia, solo perché uno non ha dato la maggioranza a un partito o un altro. Se nel panorama politico non c'era un partito capace di attirare il 51% non è colpa degli italiani e, mi sento di dire, nemmeno dei politici. E' andata così, è già successo (parecchie volte) e succederà ancora.
Il grande sconfitto di queste elezioni NON è BERSANI. Il vero sconfitto di queste elezioni è il popolo del PD, i militanti e lo zoccolo duro che legge l'Unità e pensa che D'Alema sia il più grande statista del terzo millennio. Coloro hanno portato avanti delle pseudo-primarie facendo di tutto per far vincere il segretario e poi hanno appoggiato la sua linea "dico solo la verità".  Purtroppo tutti sapevano che scegliendo Bersani si solidificava il solito elettorato di centrosinistra (che oscilla tra il 25-33%), ma ci si precludeva qualsiasi apertura sia al centro, sia all'elettorato di centro-destra, sia a quelli che generalmente si astengono. Un PD renziano (che alla fine è un'evoluzione molto in meglio del PD veltroniano, ma molto in meglio) poteva aspirare a diventare una forza progressista maggioritaria. Purtroppo i votanti alle primarie hanno virato su un partito stile SPD tedesca ignorando, ancora una volta, il fatto che in Italia il popolo di centro-sinistra è quello e non aumenta.
Basti pensare che sebbene il PDL abbia perso più di quindici punti percentuali rispetto al 2008, il PD non ne ha guadagnato nessuno, penso che sia andato peggio rispetto addirittura alle regionali del 2010 dove si aggirava intorno al 26. Il PD non è in grado, parliamoci chiaro, di attirare i Berlusconiani delusi che piacendo o non piacendo rappresentano comunque una grossa fetta di elettori. Qui bisognerebbe parlare della spocchia della gente di sinistra, ma mi trattengo.
A tutto questo aggiungi la riproposizione dei soliti nomi (Finocchiaro, Bindi, Marini), gente che abita in Parlamento da vent'anni e non ha mai combinato niente, aggiungi parlamentarie flop fatte a capodanno ignorate da tutti e la paraculata del segretario di mettere il listino bloccato con gente assolutamente inutile: di Grasso, Galli e soprattutto Mucchetti, ne facevamo tutti volentieri a meno.
A tutto questo aggiungi una campagna elettorale fallimentare. Adesso io capisco il piano di Bersani di non uscirsene con proposte ridicole, ma almeno delle proposte reali ci devono essere. In quale paese del mondo si pensa di vincere le elezioni mettendo praticamente come unico punto programmatico la patrimoniale? Adesso i militanti diranno che c'erano molte più proposte, ma chi è che si va a leggere il programma del PD? Io no, però non avendo letto quello del PDL sapevo le proposte che facevano. Se vuoi vincere le elezioni e non hai l'autorità cattedratica di un Prodi o di un Monti devi proporre qualcosa che dia speranza. Se sul fronte tasse non dici nulla (tanto in Italia non c'è un problema tasse) e taci sui costi della politica, sui rimborsi elettorali, sul numero dei parlamentari. Erano proposte demagogiche? Erano proposte irrealizzabili? Va bene, vorrei almeno che mi si spiegasse il perché.
Passiamo a parlare di Berlusconi, il vero vincitore di queste elezioni. Grillo ha fatto l'exploit, ma a cosa servirà? Si trova comunque davanti a un aut-aut parecchio scomodo. Da un lato fare il governo con Bersani (con il rischio di perdere tutta la credibilità acquisita in questi mesi) dall'altro stare all'opposizione e non contare nulla. Sarebbe stato divertente vedere Grillo primo partito alla camera, se si votasse domani non credo che succederebbe diversamente.
Berlusconi invece è riuscito perfettamente nel suo intento: ha dimostrato che senza di lui il centro-destra è una manica di smandrappati, e che lui da solo vale il doppio di tutte quelle facce lunghe. Non penso che credesse seriamente alla vittoria, voleva il pareggio e la paralisi e ce l'ha fatta. Probabilmente con un'altra settimana di campagna elettorale avrebbe vinto alla camera. Il PDL perde è vero un sacco di voti, ma riesce comunque a reggere visto che come abbiamo detto i berlusconiani delusi si sono astenuti oppure si sono rivolti a Grillo o a Monti.
Monti, Monti povero ha fatto quel che poteva. Se ha deciso di candidarsi era ben consapevole di sputtanarsi. Credo comunque che il percorso intrapreso sia buono, basta che però si sbarazzi completamente di Casini e Fini perchè finché ci saranno quei due faticherà ad essere credibile.
Per ultima la legge elettorale. Che il panorama politico italiano sia frastagliato non è colpa della legge elettorale. Alla fine PDL, PD e Grillo si sono divisi l'elettorato e come nel 1919 quando la camera fu divisa in tre tra Popolari, Socialisti e Liberali. Poi qualche anno dopo sappiamo tutti com'è andata a finire.